E’ venuto a mancare a settant’anni Joe Cocker, grande stella
del rock britannica e mondiale. Il cantante era malato da tempo di un carcinoma
polmonare e si è spento lunedì 22 dicembre nel suo ranch a Crawford in
Colorado. A dare l’annuncio per primo è stato il sito internet della Bbc che è
stato avvertito dall’agente Barrie Marshall: “Era semplicemente unico – ha
dichiarato quest’ultimo – sarà impossibile riempire il vuoto che lascia nei
nostri cuori”. La notizia poi in Italia è stata data da Sky News 24 e nel giro
di pochi minuti ha fatto il giro del mondo.
La sua carriera è iniziata a soli quindici anni nella sua
città natale Shieffield con il nome d’arte di Vance Arnold. E’ stata poi la
volta delle band musicali: gli Avangers, poi i Big Blues ed infine i The Grease
Band. Dopo qualche successo nel suo Paese, ha avuto successo con la cover dei
Beatles With a Little Help from my friends. Agli inizi degli anni Settanta sono
poi iniziati i problemi con l’alcool, dimenticati un decennio dopo quando
Cocker è tornato a scalare le classifiche con la sua personale versione di You
can leave yout hat on, scritta da Randy Newman per il film cult Nove settimane
e mezzo con Mickey Rourke e Kim Basinger. Senza dimenticare poi il duetto Up
where we belong con Jennifer Warnes nella pellicola Ufficiale e gentiluomo con
Richard Gere (Oscar come Miglior canzone).
Negli ultimi anni Joe ci ha donato due album, ovvero Hard
Knock (il primo di inediti dopo otto anni Respect Yourself) e Fire It Up che è
stato seguito da un tour mondiale durato per tutto il 2013. “Ora Woodstock si è
definitivamente trasferito in Paradiso. R.I.P.”, ha scritto Luca De Gennaro su
Twitter; “Un altro Grande della Musica Internazionale ci ha lasciati! Ciao
#JoeCocker salutaci le stelle…”, hanno commentato invece i Nomadi. Piano piano
i social network si riempiranno di messaggi di cordoglio
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